Bonzo
Leggo i primi due atti dell’Adelchi di Alessandro Manzoni. Nel 2° atto, mi colpiscono i versi seguenti, così intonati al paesaggio e alla situazione presenti:
V. 37 “… Natura al mio nemico
Il campo preparò, gli abissi intorno
Gli scavò per fossati; e questi monti
Che il Signor fabbricò, son le sue torri
E i battifredi: ogni più picciol varco
Chiuso è di mura, onde insultare ai mille
V. 43 Potrieno i dieci, ed ai guerrier le donne”
I nostri si ritirano da Ceresole Reale attaccati dagli Alpini italiani (fascisti), rientrati dalla Germania. Pavolini, la sua ordinanza e il comandante Borghese della “X Mas” sarebbero stati feriti dai nostri Garibaldini.